Ferrari, la scuderia del cavallino rampante di Maranello

Siamo onesti, chi di noi non ha mai girato bruscamente la testa rischiando quasi di spezzarsi l’osso del collo al roboante passaggio di una Ferrari, magari anche solo per riuscire a leggerne la targa? Impossibile resistere al magnetico ‘fascino audiovisivo’ della rossa di Maranello, qualsiasi sia il modello che ci è appena sfrecciato davanti; la Ferrari è la Ferrari, senza ombra di dubbio la vettura più sognata dagli italiani, e non solo.

I suoi titoli sportivi ormai non si contano, anzi ogni anno aumentano di qualche unità, ed il suo marchio è stabilmente collocato ai vertici delle classifiche che premiano le eccellenze italiane, insieme con altri marchi di prim’ordine come Gucci, Tim, Eni o Enel; un vero colosso del settore automotive, motivo d’orgoglio per tutto il nostro paese. Soltanto nella Formula 1 la scuderia del cavallino di Maranello ha conquistato quindici titoli piloti e sedici costruttori, senza contare poi le altre categorie nelle quali compete. Gran Turismo, Sport, Sport Prototipo, sono altri tipi di competizione nelle quali la Ferrari è sempre sul podio, per non parlare poi del Campionato del Mondo Superprototipi nel quale vanta ben dodici titoli costruttori al suo attivo.

ferrari2

Nascita e breve storia della Ferrari

Enzo Anselmo Giuseppe Maria Ferrari, è questo il nome completo dell’artefice della meraviglia rossa, è lui ad aver fatto i primi sacrifici e ad aver creduto in questo sogno; già nel 1929 Enzo Ferrari aveva fondato a Modena la Scuderia Ferrari, che rappresenta tuttora la divisione principale del ‘reparto corse’ della Ferrari. Successivamente è stata creata una seconda divisione, ovvero il dipartimento ‘Ferrari Corse Clienti’, il quale offre supporto nelle competizioni ai team clienti impegnati in gare di carattere internazionale nella categoria Granturismo.

Il suo simbolo ufficiale è un cavallino rampante, e dietro questo simbolo c’è una storia molto particolare; è stata infatti la madre dell’aviatore italiano Francesco Baracca a regalarlo personalmente come portafortuna ad Enzo Ferrari, che decise poi di collocarlo su uno stemma a sfondo giallo, ovvero il colore principale della città di Modena. Negli anni 2013 e 2014 il marchio Ferrari è stato riconosciuto come il più influente al mondo, e successivamente inserito anche nella speciale classifica The most valuable brands of 2015, con un valore attribuitogli di 4,8 miliardi di dollari.

Attività agonistica della Ferrari

Come detto, la Scuderia Ferrari nacque ed iniziò la propria attività a Modena nel 1929, ma lo fece come filiale tecnico-agonistica dell’Alfa Romeo; le sue concorrenti più agguerrite erano a quei tempi Bugatti, Mercedes Benz ed Auto Union, quest’ultima frutto della collaborazione tra vari marchi come Dkw, Audi, Wanderer e Horch, e gli inizi furono abbastanza sofferti. Circa otto anni dopo, ovvero nel 1937, la Scuderia Ferrari venne sciolta perché i vertici dell’Alfa Romeo avevano deciso di dar vita ad un nuovo reparto corse denominato Alfa Corse, ma con a capo sempre Enzo Ferrari. Durò solo due anni, poi il costruttore di Maranello decise di abbandonare il progetto per metterne in piedi un altro, quello della Auto Avio Costruzioni, ma anche in questo caso si trattò soltanto di una breve parentesi. La Scuderia Ferrari riprese dunque la sua attività agonistica dopo la seconda guerra mondiale, facendo il suo debutto al neonato Campionato Mondiale di Formula 1 nel Gran Premio di Monaco, dove ottenne il secondo posto grazie ad un grande Alberto Ascari al volante.

L’anno successivo la scuderia del cavallino rampante si tolse anche la soddisfazione di aggiudicarsi la sua prima Pole Position, e fu grazie al pilota argentino Josè Froilàn Gonzalez, che fece registrare il miglior tempo sul tracciato del Gran Premio di Gran Bretagna. Il primo titolo mondiale piloti giunse soltanto nel 1952 e fu Alberto Ascari a vincerlo; peccato che il premio costruttori non era ancora stato neppure pensato. Juan Manuel Fangio, Mike Hawthorn, Phil Hill, John Surtees, sono i nomi dei piloti che hanno contribuito a rendere grande la scuderia di Maranello negli anni dal 1960 al 1975; ci hanno pensato successivamente campioni come Niki Lauda, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Mario Andretti, Didier Pironi, Michael Shumacker, Eddie Irvine, Jean Alesi, Kimi Raikkonen, Fernando Alonso a far si che il suo livello di competitività sia sempre stato ai massimi livelli.

La scuderia Ferrari ai giorni nostri

Dal Luglio del 2018 esiste l’azienda Ferrari N.V., una società di diritto olandese costituita esclusivamente per controllare il marchio Ferrari S.p.a., con a capo il dirigente maltese Louis Carey Camilleri (presidente tra l’altro del gruppo Philip Morris International), che ha la carica di amministratore delegato, e John Elkann, nipote del celebre avvocato Gianni Agnelli.

Tutti nomi nuovi dunque per la Ferrari del futuro, proprio come avrebbe desiderato il grande Enzo Ferrari in persona; dopo infatti un periodo abbastanza lungo e caratterizzato comunque da tantissimi successi prima l’imprenditore e politico Luca Cordero di Montezemolo, poi il dirigente d’azienda Sergio Marchionne si sono succeduti al comando della scuderia del cavallino, che ancora oggi si batte per essere sempre ai primi posti delle classifiche mondiali, come si conviene ad una scuderia con un marchio storico e così prestigioso.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi